Sulla homepage di Aspenia online viene inaugurata la Rubrica “New Geoeconomics”, (più in basso, l’elenco dei capitoli già pubblicati) dedicata alle nuove vie della globalizzazione. In questo nuovo spazio di analisi tratteremo – in una modalità a tre cerchi concentrici – le dinamiche dei grandi flussi internazionali di merci lavorate, materie prime e servizi, e i loro inevitabili intrecci con i rapporti diplomatici e di sicurezza. Speciale attenzione sarà dedicata al continente africano nella sua forte diversità ed estensione geografica e demografica. E in tale contesto globale verranno inseriti infine anche gli sviluppi del G7 che dal gennaio 2024 sarà sotto presidenza italiana.
Di quest’ultimo aspetto ha parlato con i Soci di Aspen Italia l’ambasciatore Luca Ferrari, “sherpa” del G7, in un incontro tenutosi il 18 ottobre presso la sede romana dell’Istituto. Aspenia si propone così, su questi temi, come luogo ideale per uno scambio di informazioni, idee e proposte per aziende, istituzioni, analisti, giornalisti, accademici.
La terra promessa
Con un andamento che ricorda i movimenti geologici, la globalizzazione sta progressivamente modificando le sue linee di condotta. Non si tratta di semplici catene di produzione, già di per sé complesse, ma di sofisticate infrastrutture che sono insieme logistiche, merceologiche, finanziarie.
Quando discorriamo di scambi, perciò dobbiamo sempre tenere a mente che implicano non solo i beni e i servizi, che ne sono semplicemente l’oggetto, ma tutto il mondo che li determina e ne consente la circolazione. Dall’estrazione della materia prima, fino al corrispettivo monetario che li rappresenta, passando per i luoghi che devono attraversare per arrivare a destinazione.
Ognuno di questi passaggi ha la sua cassetta degli attrezzi. E quindi genera una sua letteratura specifica, che a sua volta richiede specifiche professionalità per essere decodificata. Col risultato che l’osservazione complessiva dei flussi globali rimane parcellizzata e spesso appare sfocata.
Qui tenteremo un approccio trasversale, provando a mettere insieme diversi punti di vista. Parleremo di merci, mescolando ad esempio l’approccio puramente merceologico con quello logistico e infrastrutturale. Parleremo di rotte spiegando il significato di un collegamento in termini di risparmio ore/viaggio, e quindi di impatto su ambiente e costi finali, ma anche le sue ricadute in chiave di intese fra gli stati dove il collegamento insiste. Parleremo di contesti provando a delineare interpretazioni sul significato di una catena di produzione e le conseguenze di alcune scelte macroeconomiche o politiche. Pensate solo al significato della trasformazione energetica per la filiera della produzione petrolifera. Oppure al dibattere sul futuro della moneta digitale di banca centrale e le sue influenze sulla moneta attualmente più utilizzata per denominare la globalizzazione, ossia il dollaro.
Non promettiamo risposte, ma molte domande, nella convinzione che la domanda giusta sia già una risposta. La cadenza di pubblicazione ci consentirà di fare ricerca approfondita senza l’urgenza di dover dibattere sulle mode dell’istante o sulla cronaca in quanto tale. Proveremo a dar valore alle eccellenze della ricerca italiana e internazionale, troppo spesso confinata nei recinti della specializzazione. Soprattutto proveremo a capire dove stia andando la globalizzazione, che nonostante molte cronache interessate dicano il contrario gode di ottima salute, anche se non è al massimo della forma.
Questo non è necessariamente un problema. Una nuova e migliore globalizzazione è (dovrebbe essere) la terra promessa verso la quale si dovrebbe dirigere la nostra immaginazione. Perché solo pensandola, mentre attraversiamo il presente, saremo in grado di raggiungerla.
I capitoli già pubblicati
Merci. Il litio
Rotte. Artico: l’inverno dello scontento
Contesto. Back to Africa
New Geoeconomics #3. Indian paradox
New Geoeconomics #4. New European Ways
New Geoeconomics #5. A rebalancing of globalization
New Geoeconomics #6. The nuclear factor in the energy equation