L’estate del 2015 sarà probabilmente ricordata come un momento di svolta nella storia sia della migrazione verso l’Europa, sia dell’integrazione europea. Da un lato, c’è stato un ulteriore, marcato incremento dei flussi misti di migranti e rifugiati, con una diversificazione delle rotte e, in particolare, un’impennata dei transiti nel Mediterraneo orientale e nei Balcani occidentali. Dall’altro lato, la già mutevole mappa delle reazioni politiche e delle risposte strategiche è entrata in una fase di rapida e profonda trasformazione, soprattutto a causa del radicale cambio di linea della Germania.
Ferruccio Pastore analizza per Aspenia online le prospettive delle politche migratorie europee.